Nel 1507, Franceschina o Faustina di Ciantò, figlia di Berardino, porta in dote la terra di P.U. a Angelo di Castiglione
di Penne, ai discendenti del quale rimane con titolo di baroni fino al 1710, allorché Giovanni Battista Castiglione, il settembre 11, assume il titolo di
marchese di P.U. Dal censuale del 1526, fatto redigere dal vescovo F. Cherigatto, risulta che il pievano e i chierici della pieve di "Podio Umbricoli",
che comprende 8 chiese, tra le quali la parrocchiale di S. Maria di "Plebe", devono, rispettivamente, 4 lire.
Tra il 1532 e il 1763 P.U. passa da 26 fuochi a 12 circa, contandone 32 nel 1545, 42 nel 1561, 31 nel 1595 e nel 1648, nonché 10 nel 1669.
Nel 1571, l’università di "Poyo d’Umbricchio" ottiene 68 capitoli, relativi all’amministrazione del castello.
Nel 1674, l’aprile, a P.U. è tenuto in assedio Sante di Giovanni Lucidi, detto Santuccio di Froscia o Sciarretta.
Nel 1684, il gennaio 25, i briganti al suo seguito svuotano i granai dei Castiglione. Il 1 maggio, Titta Colranieri, suo compagno di
comitiva, dopo aver resistito all’artiglieria regia nella rocca di P.U., dal 26 al 30 aprile, abbandona la terra